Nella città di Torino stiamo organizzando un Festival legato alla storia dei computer chiamato “A Bit Of History” (http://abitofhistory.it/). L’edizione del 2016 è stata un successo, con oltre 2500 visitatori in 2 giorni, ed ora stiamo pianificando l’edizione del 2017 per i giorni 13 e 14 maggio. L’evento si svolgerà presso un ex capannone FIAT, ora in fase di riqualificazione, il programma include una serie di interventi sulla storia dell’informatica da diversi punti di vista ed attività didattiche e divulgative di vario genere.
Vorremmo chiederti di partecipare con ad una o più delle seguenti iniziative:
Teniamo a precisare che il Museo Piemontese dell’Informatica è un’associazione senza scopo di lucro, gestita da volontari finanziata da raccolte fondi e piccole sponsorizzazioni; tutti i relatori coinvolti nel progetto non riceveranno compenso per loro intervento: la partecipazione è un “contributo” alla nostra causa di costruire un giorno un vero e proprio museo visitabile.
Di seguito alcune foto dell’edizione precedente ed un Form da compilare se interessato a partecipare
Cara amica, caro amico,
siamo a metà mese e vogliamo segnalarti che il prossimo evento CoderDojo è stato confermato per sabato 25 marzo e si terrà presso l’IIS Amedeo Avogadro di Torino in Corso San Maurizio, 8 dalle ore 14:00 alle ore 17:00.
L’attività di CoderDojo sarà affiancata, come di consueto, da attività rivolte a genitori e interessati.
Questa volta avremo come ospiti esperti del Centro Studi di Informatica Giuridica che terranno un seminario su “Cyberbullismo e social media”.
Docente di laboratorio di informatica presso l’istituto Pinifarina di Moncalieri, da sempre si occupa di nuove tecnologie e metodologie didattiche e sperimenta con gli studenti del primo anno di studio progetti realizzati con Arduino, Raspberry, Android e Scratch. Puntualmente li coinvolge in diversi eventi nel campo delle TIC. Docente in numerosi corsi di formazione, collabora dal 2010 con Dschola in vari progetti in tutto il territorio Torinese.
I CoderDojo sono club gratuiti il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli. CoderDojo è un movimento aperto, libero e totalmente gratuito organizzato in centinaia di club indipendenti sparsi in tutto il mondo.
1. Siate curiosi e attenti. Al bambino, a ciò che desidera realizzare, a ciò che prova. “Perché mi sta facendo questa domanda? Come si sente? Che faccia fa?”. Non concentratevi su ciò che dovete rispondere ma su ciò che vi sta chiedendo.
2. Il bambino è competente: lui sa quello che vuole realizzare e ha le risorse per farlo. Se vi sembra molto indeciso, aspettate con fiducia. Voi dovete solo facilitarlo, magari proponendo alternative. Ma solo lui può trovare la “sua” soluzione.
3. State a fianco, non davanti. Intervenite solo su richiesta del bambino stesso per aiutarlo a superare le eventuali difficoltà tecniche che può incontrare durante la realizzazione. Chiedetegli cosa farebbe, prima di dare la soluzione “giusta”.
4. Gli errori ci piacciono: incoraggiare il bambino a fare quello che desidera senza paura di sbagliare, perché anche dagli errori si possono imparare cose nuove e sorprendenti. Del resto anche noi sbagliamo, no?
5. Incoraggiate: mostratevi soddisfatti di vederli agire autonomamente e ditegli cosa stanno facendo bene. Se gli dite cosa fanno in modo corretto, sapranno rifarlo. Se sostenete i tentativi, avranno voglia di proseguire perché si sentiranno capaci, sapranno di potercela fare. E ci interessa più questo del risultato finale.
6. Non dite “NON”: tutte le frasi possono essere dette in modo positivo pur mantenendo lo stesso messaggio. “Non dovevi fare così” diventa “Prova a fare in questo modo”.
7. Divertitevi! Il gioco è una cosa molto seria: bisogna prepararsi, ma soprattutto bisogna stare e essere motivati. Più che tante cose che direte, passerà la vostra passione!
Nel video li avete riconosciuti? Iemmolo Culeddu e Alessandro salgono sul palco e si presentano
Applausi
Questi piccoli geni ad Orbassano hanno trasformato una lezione in un divertente gioco!
Una pianola programmata con Scratch il noto programma dell’MIT con Makey Makey ed un pò di fantasia trasforma una lezione in un divertente gioco dove gli studenti imparano a programmare e diventano musicisti.
Link ai video:
Oggi si è tenuto il secondo incontro per il progetto Diderot “Programmo anch’io” presso l’IIS Amaldi-Sraffa di Orbassano con due scolaresche: la 1A Liceo Scientifico e la 1A Scienze Applicate. Il progetto finanziato da fondazione CRT ed organizzato da Dschola ha ottenuto un grande consenso e la partecipazione degli studenti è stata fantastica. Dopo una breve introduzione all’ambiente Scratch dell’MIT tutti al computer per la realizzazione di storyTelling e videogiochi; incuranti della campanella degli intervalli hanno lavorato ininterrottamente per l’intera giornata.
Tanta passione, interesse e voglia di fare! Tante domande, tanta soddisfazione!
13 Febbraio ore 13.00
Gli studenti dell’IIS Amaldi Sraffa di Orbassano sperimentano un percorso alternativo!
Durante l’attività Diderot, linea Programmo anch’io sovvenzionata da Fondazione CRT e organizzata da Dschola i ragazzi del liceo scientifico capitanati dal loro insegnante Luca Mantovani dimostrano ottime competenze nell’uso del noto programma Scratch dell’MIT e allora che fare se non quella di sperimentare un approccio diverso.
Tutti in cerchio ragazzi! Visto che siete cosi bravi ora vi trasformo in MAKER!
Un ora intensa e volti sbalorditi. Tanta passione e voglia di sperimentare. Ho dato loro molti strumenti e per i prossimi due appuntamenti questi piccoli scienziati vogliono costruire qualcosa! Una sfida che ho raccolto con entusiasmo.