Da Bamberga a Ismaning, verso Monaco

Da Bamberga a Ismaning, verso Monaco

Il viaggio continua, con quella sensazione unica che solo la strada sa dare. Stamattina abbiamo lasciato Camillo, il nostro fedele compagno di viaggio, in un’area sosta tranquilla a circa sette chilometri dal cuore di Bamberga. Così abbiamo inforcato la moto, quel nostro secondo mezzo di esplorazione che ci permette di vivere le città in modo più agile, più diretto, con il vento in faccia e lo sguardo libero di perdersi tra i tetti rossi e le guglie gotiche.

Bamberga ci accoglie con la sua atmosfera sospesa nel tempo. Passeggiamo tra le strade acciottolate, tra case a graticcio dai colori caldi e balconi fioriti. Ogni angolo sembra raccontare una storia. Il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un intreccio di scorci medievali e suggestioni barocche. Saliamo fino al Duomo, attraversiamo il ponte vecchio e ci lasciamo sorprendere dal Rathaus costruito nel mezzo del fiume Regnitz, come se sfidasse l’acqua e la logica con la sua posizione bizzarra e affascinante.

Verso le 14 riprendiamo la strada. È il momento di salutare Bamberga e dirigerci verso una nuova meta: Monaco.

La superstrada scivola sotto le ruote di Camillo come un nastro grigio tra i campi di primavera. Attraversiamo la Franconia lasciandoci alle spalle colline dolci e villaggi ordinati, e mentre i chilometri scorrono, cresce l’attesa per ciò che ci aspetta. Oggi ci lasciamo alle spalle circa 230 km. Un bel tragitto.

Arriviamo a Ismaning verso le 17. Questo tranquillo centro bavarese si trova a circa 20 km a nord di Monaco, ed è perfetto per una sosta comoda e strategica. Troviamo un grande parcheggio, spazioso e silenzioso, ideale per far riposare Camillo e prepararci alla tappa successiva.

Anche qui, la moto torna protagonista. Facciamo un giro per il paesino: un rifornimento di benzina, qualche provvista da mettere in cambusa, e il piacere di scoprire un angolo meno turistico ma autentico della Baviera. Le case sono ordinate, con giardini curati e tetti spioventi. La gente ci guarda con un misto di curiosità e sorriso, come spesso accade quando si viaggia con uno spirito libero.

Ora siamo fermi, con il sole che cala lentamente dietro le fronde degli alberi. È quel momento sospeso in cui si prepara la cena, si sistema qualcosa nel camper, si fa il punto sulla giornata e si sogna già la prossima tappa. Domani ci aspettano gli ultimi chilometri in moto, quelli che ci porteranno nel cuore di Monaco, pronti a immergerci nella sua energia cosmopolita, tra palazzi eleganti, birrerie storiche e grandi viali.
A domani, Monaco ci aspetta.

stefano