Rothenburg ob der Tauber, il fiume, la grigliata, e la strada verso Würzburg

Rothenburg ob der Tauber, il fiume, la grigliata, e la strada verso Würzburg

Il viaggio continua, e con esso quella sensazione di libertà che solo un camper, una mappa e un orizzonte sempre nuovo possono regalare. La tappa di oggi ci ha portati in uno dei borghi più suggestivi della Baviera: Rothenburg ob der Tauber. Un nome lungo, dal suono antico, come la città stessa, ferma nel tempo e avvolta da un’atmosfera fiabesca.

La città sembra ancora addormentata, avvolta da un silenzio denso e profondo, rotto solo dal rumore dei nostri passi sul selciato. L’ingresso attraverso le antiche porte medievali è già un’esperienza: sembra di oltrepassare una soglia temporale. Le mura che abbracciano il centro storico sono perfettamente conservate, e percorrerle offre scorci incredibili sulle case a graticcio, i cortili fioriti e le torri che svettano verso il cielo.

Passeggiamo per le vie strette, tra botteghe che vendono artigianato, giocattoli in legno, decorazioni natalizie (qui è Natale tutto l’anno), e profumo di dolci alla cannella. Rothenburg è come un set cinematografico, ma vero. La piazza del mercato è il cuore pulsante: elegante, colorata, piena di storia. Ci fermiamo davanti al Rathaus, il municipio, e ci godiamo lo spettacolo delle facciate che sembrano uscite da una cartolina d’altri tempi.

Dopo qualche ora di visita, decidiamo che è il momento giusto per cambiare ritmo. Lasciamo il centro storico alle nostre spalle e ci dirigiamo verso un prato verde che si apre ai piedi della città, accanto al fiume Tauber. Lì, dove l’acqua scorre lenta e i salici toccano quasi la superficie, ci fermiamo per una grigliata. Siamo soli, o quasi. Alcuni ciclisti passano lungo il sentiero sterrato, qualche famiglia distesa sull’erba. C’è un senso di pace, un equilibrio perfetto tra natura e tempo.

Tiriamo fuori sedie, cibo e bevande. La brace comincia a scoppiettare, e l’aroma della carne alla griglia si mescola all’aria fresca della campagna tedesca.

Ci sentiamo parte di qualcosa di semplice, ma profondamente autentico. Questo è viaggiare: non solo vedere luoghi, ma viverli con lentezza. Ogni viaggio ha bisogno di momenti così, in cui si smette di correre e si impara a respirare.

Alle 16:30 risaliamo sul camper. È il momento di ripartire. Lasciamo Rothenburg con la sensazione che torneremo, un giorno. La strada verso Würzburg è tranquilla, costellata di paesaggi dolci: colline verdi, vigneti, paesini dai tetti rossi che spuntano come funghi.

Verso le 19 facciamo una sosta tecnica. È il lato pratico della vita in camper: svuotare le acque grigie, svuotare la cassetta del WC, fare rifornimento d’acqua pulita. Una routine che ormai affrontiamo con naturalezza, quasi con una certa soddisfazione. È un po’ come “resettare” il mezzo e prepararlo per la tappa successiva.

Mentre il sole comincia a calare dietro le colline, troviamo un posticino tranquillo per passare la notte, non lontano da Würzburg. Ci fermiamo, tiriamo il freno a mano e  ci rintaniamo  al calduccio. Fuori piove.

La luce è calda, morbida. Qualcuno legge, qualcun altro prende appunti sul diario di bordo. Io scrivo, per non dimenticare. Perché ogni tappa ha il suo sapore, il suo ritmo, il suo senso. E raccontarla è un modo per riviverla, per fissarla dentro.

Domani sarà un altro giorno, un’altra strada, un altro paesaggio. Ma questa giornata a Rothenburg, con la sua fiaba medievale, il fiume tranquillo e la semplicità di un pasto all’aria aperta, resterà tra le più dolci di questo viaggio.

stefano