Ho progettato e realizzato un impianto energetico avanzato basato su tecnologia litio LiFePO4 per il mio camper, mirando a garantire un’autonomia energetica ottimale durante i miei viaggi. Questo sistema è stato attentamente dimensionato per massimizzare l’efficienza e la durata delle batterie, consentendomi di godere di energia pulita e affidabile ovunque mi trovi.
L’impianto è dotato di un totale di 1000 Watt di pannelli solari, distribuiti come segue per sfruttare al meglio le risorse solari disponibili:
Questo setup permette di massimizzare l’assorbimento di energia solare in diversi scenari ambientali, mantenendo il sistema efficiente e reattivo alle variazioni di luce e temperatura.
Il cuore dell’impianto sono due batterie LiFePO4 da 340Ah ciascuna, equipaggiate con un avanzato sistema di gestione delle batterie (BMS Daly da 250A). Questo non solo garantisce una lunga durata delle batterie, ma anche una sicurezza operativa ottimale, monitorando costantemente la tensione, la temperatura e il carico delle batterie.
Per gestire in modo efficiente l’energia prodotta e consumata, l’impianto include:
L’installazione dell’impianto è stata realizzata con attenzione ai dettagli per massimizzare lo spazio disponibile nel camper:
Cablaggio delle Batterie e dell’impianto: Le batterie sono state cablate con cura sotto la dinette e il resto dell’impianto sotto il sedile del passeggero, minimizzando l’ingombro e garantendo un accesso facile per la manutenzione e l’ispezione periodica.
Foto di una batteria cablata
La parte di impianto sotto il sedile del passeggero
Il cablaggio delle batterie sotto la dinette
Questo sistema avanzato non solo riduce l’impatto ambientale grazie alla sua efficienza energetica, ma mi offre anche una libertà di movimento senza pari durante i miei viaggi in camper.
In conclusione, l’impianto litio LiFePO4 che ho costruito rappresenta un passo significativo verso l’indipendenza energetica e la sostenibilità nel mio stile di vita itinerante. Con componenti di alta qualità e una progettazione attenta, sono fiducioso che questo sistema continuerà a supportare le mie avventure su strada con affidabilità e prestazioni superiori.
Un viaggio natalizio indimenticabile con Camillo, attraversando borghi medievali, città d’arte e rilassanti terme in Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio e Toscana. Storia, natura e benessere si intrecciano in un’avventura unica per Stefano e Nadia.
Insieme a Camillo abbiamo raggiunto Sasso Pisano, circondato da un paesaggio mozzafiato.
Questo gioiello toscano ci ha incantati con le sue manifestazioni geotermiche uniche: soffioni che sbuffano vapore, putizze che emanano un caratteristico odore di zolfo e lagoni boraciferi che creano giochi di luce incredibili.
Passeggiando per le stradine del borgo, abbiamo ammirato le antiche mura, il castello e la chiesa di San Bartolomeo. E poi, naturalmente, non potevamo perderci il sentiero delle fumarole: un’esperienza indimenticabile, tra paesaggi lunari e la sensazione di toccare con mano la forza della natura.
Sasso Pisano è un luogo magico, perfetto per chi cerca un’avventura fuori dai soliti itinerari. Se siete amanti della natura e della storia, non potete perdervi questo angolo di Toscana!
Parcheggio Camillo in questa piccola perla della Toscana, avvolta in un’atmosfera natalizia unica.
San Casciano dei Bagni è un borgo medievale che conserva intatto il suo fascino. Stradine acciottolate, palazzi storici e chiese romaniche ti trasportano indietro nel tempo. Durante il periodo natalizio, il borgo si illumina di luci soffuse, creando un’atmosfera magica.
Domani le terme!
Un’oasi di relax perfetta dopo giorni di esplorazioni. Camillo si ferma poco lontano dalle celebri Terme dei Papi, in un grande piazzale nei pressi del pozzo termale. Mi concedo una giornata di totale relax, immergendomi nelle acque sulfuree che rigenerano corpo e mente.
Il Tempo sembra fermarsi…..
Con il corpo rinvigorito e lo spirito rigenerato rientro al buio illuminato dalla torcia dello smartphone
Arriviamo a Norcia, e Camillo si ferma in una piazzetta tranquilla. Sostiamo per la notte.
Al mattino la prima tappa è la Basilica di San Benedetto, che si erge maestosa al centro della piazza principale. Nonostante le ferite dei terremoti, il luogo trasmette un senso di resilienza e spiritualità.
Passeggiamo tra le botteghe artigianali, dove il profumo di salumi e tartufi riempie l’aria. Mi lascio tentare da una degustazione di prodotti locali, mentre Nadia ammira i dettagli delle mura medievali e dei vicoli acciottolati. Visitiamo la Castellina, un’antica fortezza che racconta secoli di storia e cultura.
Prima di ripartire, ci fermiamo in un piccolo ristorante per gustare un piatto di strangozzi al tartufo nero, un vero tripudio di sapori. Con i sensi appagati e i cuori colmi di gratitudine, risaliamo su Camillo, pronti per il prossimo capitolo della nostra avventura.
Loreto ci accoglie con la sua maestosa Basilica della Santa Casa, un luogo di pellegrinaggio che emana spiritualità e pace. Camillo trova un posto tranquillo dove fermarsi, e noi ci dirigiamo verso il cuore del borgo. Stefano e Nadia rimangono colpiti dalla magnificenza della basilica, con i suoi dettagli architettonici e le opere d’arte che adornano ogni angolo.
Entrando nella Santa Casa, si percepisce un’atmosfera unica, fatta di raccoglimento e preghiera. Passeggiamo poi lungo le mura di cinta, godendoci una vista spettacolare sulle colline e sul mare Adriatico.
Camillo ci porta a Corinaldo, parcheggio nell’area di sosta camper vicino all’ingresso del borgo e iniziamo a esplorare questo luogo incantevole. Passeggiamo lungo le mura perfettamente conservate, che ci offrono panorami spettacolari sulle colline marchigiane.
Il centro storico è un vero gioiello: vicoli acciottolati, case in mattoni e scorci pittoreschi che sembrano usciti da un quadro. La famosa “Piaggia”, la scalinata di 109 gradini, ci sfida a raggiungere la sommità,
dove il Pozzo della Polenta ci racconta storie di un passato lontano.
Visitiamo il Santuario di Santa Maria Goretti, un luogo di grande spiritualità e pace.
Mondavio ci accoglie con la sua imponenza.
Guidando con attenzione lungo le strade strette che portano al borgo, Camillo dimostra ancora una volta la sua affidabilità. La Rocca Roveresca domina il paesaggio, e noi ci lasciamo travolgere dalla sua maestosità. Nadia è già pronta con la mappa, indicando ogni angolo da esplorare.
All’interno della Rocca, il Museo di Rievocazione Storica ci fa fare un salto nel passato, tra armature e scene di vita medievale. Stefano è entusiasta: “Potrei fare il castellano!” Nadia, sorridendo, risponde: “Forse ti assumerebbero come giullare!”
Dopo una visita al Teatro Apollo, ci perdiamo tra le vie acciottolate, scoprendo scorci che sembrano usciti da un dipinto. Il sole illumina il borgo, regalandoci un ultimo spettacolo prima di risalire su Camillo. Con il cuore pieno di meraviglia, ripartiamo verso nuove mete.
Il camper Camillo affronta le dolci colline che portano a Modigliana con la solita eleganza, mentre mi lascio incantare dal panorama e Nadia studia il percorso. Il borgo ci accoglie con il suo fascino discreto e autentico. La prima tappa è il Ponte della Signora, un ponte a tre archi che sembra uscito da una fiaba. Qui sostiamo per la notte